Almanacco illustrato di libri prestati: Ciclo dei Malausséne

Recensione numero 12 e 13

“Ciclo dei Malausséne”Daniel Pennac
“La Fata Carabina” e “La passione secondo Thérèse”
consigliati da Giulia Bellunato e Doris Messina

“Ma secondo te questo è un libro da me?”
Normalmente questa frase mi fa sempre sbuffare, nella mia testa non ci sono libri (ma anche immagini, film, vestiti, vacanze) da me o non da me.
Ci sono libri belli e libri brutti, e la distinzione di “genere” mi sembra così limitante che non la concepisco.
Ecco però se proprio volessimo trovare una cosa da me, bene quella sarebbero i Malausséne.
Una saga dove si tratta tutto il brutto che c’è nel mondo dalla droga alla prostituzione, dalla distruzione dei luoghi cari alla malattia, e dove di questo si ride.
Pennac è uno che scrive davvero in punta di penna e affronta qualunque argomento con una naturalezza e una leggerezza commovente.
Per non parlare poi dei personaggi, la più stravagante e meravigliosa carrellata di squilibrati che possiate immaginare.
Chi non vorrebbe una bambina che strilla sempre come Verdun e un baby sitter pistolero come Thian?
Un cane epilettico e una sorella che legge il futuro ai disperati?
Un capofamiglia capro espiatorio e un ispettore che beve solo in tazze Napoleon nel suo studio col buio perenne?
Nella vita vera probabilmente non li vorrebbe nessuno, ma Pennac è così bravo che se fino a ieri il mio motto era “I always wanted to be a Tenenbaum”, da oggi è certamente “J’ai toujours voulu être une Malausséne”.
Dato che di questo ciclo mi sono stati consigliati due libri, ho deciso di fare due disegni separati ma che possano essere visti anche insieme come un unico omaggio alla saga dei Malausséne.

I libri recensiti fino ad ora sono:

American Psycho
Il Mastino dei Baskerville di A.C. Doyle

Player one di Ernest Cline
Coraline di Neil Gaiman
Harry Potter e il calice di fuoco di J.K. Rowling
L’Anello di Re Salomone di Konrad Lorenz
Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov
IT di Stephen King
Un soldato racconta di Fernando Cintelli
Moby Dick di Herman Melville
Trilogia della città di K di Ágota Kristóf

 

Il Progetto
Qualche anno fa parlando con un amico gli chiesi per gioco di consigliarmi il libro che per lui aveva avuto più significato, il libro della vita, dicendo che avrei letto qualunque titolo avesse tirato fuori.
Il libro consigliatomi era “Trilogia della città di K” di Ágota Kristóf.
Il romanzo è sconvolgente, ma la cosa che ancor più mi ha sconcertato è che non lo avrei mai letto.
Se non fossi stata legata a quella promessa fatta una sera dopo cena, non avrei mai notato quel libro in libreria perché la copertina era cupa, non lo avrei scelto leggendo il retro che lasciava trapelare l’argomento pesante che trattava, non lo avrei finito perché la scrittura mi provocava disagio.
Insomma se non avessi fatto quella promessa mi sarei persa una perla della letteratura solo perché superficialmente non era nelle mie corde.
Da quel giorno ho iniziato a chiedere ad ognuno il libro della vita, e a leggerlo, qualunque libro fosse.
Di ogni libro produco un disegno, una specie di recensione illustrata.
Il progetto, ancora in corso, è quello di creare un Almanacco illustrato di libri prestati, che raccolga tutti i libri che le persone mi hanno consigliato e, con i libri un pezzetto delle persone stesse.
Se volete consigliarmi un libro sapete dove trovarmi.

Nota

Le recensioni sono fatte da Camilla Garofano, che non è un’esperta di letteratura ma solo una povera disegnatrice appassionata di libri, quindi, alcuni gli piacciono alcuni no, alcuni manco li capisce.
Più che altro guardate i disegnini via, poi leggete i libri e vi fate un’idea vostra che il parere di Camilla non è proprio affidabile.

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