Parole illustrate: IPERBOREO

Io sono una che dà molta importanza alle parole. Sceglierle e non usarle a caso è fondamentale. Usarle in quantità sbagliate o combinarle male può mandare all’aria tutto, come quando si fa una torta. 

La collaborazione con unaparolaalgiorno.it è arrivata al QUINDICESIMO appuntamento!
Parola di NOVEMBRE 2018: IPERBOREO!

Qui si parla di terre mitiche, di confini del mondo, di popoli nordici di divina ascendenza estranei alle bassezze quotidiane del resto del globo. Iperborea era, secondo alcune leggende, una terra dell’estremo nord, curiosamente immersa non nei ghiacci, non in un “inverno che sta arrivando” popolato di temibili creature, ma in un’eterna, arcadica, beata primavera.
Ho immaginato una sovrana degli Iperborei, o forse una divinità, che emerge da una primavera senza tempo e senza luogo.

Sono conscio di non stupire, a dirlo, ma gli autori greci per secoli sono stati in disaccordo su dove si dovesse trovare la mitica terra d’Iperborea, e non ne vennero mai a capo in maniera univoca. Si trovava oltre i monti Rifei, la lontanissima cinta che doveva chiudere il nord dell’Europa? O addirittura al di là del fiume Oceano? O forse era alle sorgenti di quello che oggi chiamiamo Danubio? Fatto sta che questa terra era stata la prima dimora di Apollo, che l’aveva benedetta, insieme al popolo che l’abitava (gli Iperborei) con giorni di luce interminata e un’eterna primavera. (Giorgio Moretti; leggi la definizione completa di “iperboreo” cliccando qui)
Com’è nato il progetto:
Sono sempre stata incuriosita dalle parole e dai loro significati.
Alle elementari ci insegnavano a usare il dizionario e ci facevano scrivere su una rubrica le parole che non conoscevamo. Io leggevo tantissimo, così imparavo nuove parole, e quando ne trovavo una sconosciuta non riuscivo ad andare avanti finché non avevo scoperto il significato. Funziona ancora così più o meno e, quando leggo o sento una parola che mi incuriosisce, la “metto da parte”.Diventata un’accumulatrice seriale di parole dall’etimologia interessante (specialmente quelle con greco e latino in agguato), mi sono chiesta che fare di tutti questi vocaboli. Dovevo farne un PROGETTO, dovevo DISEGNARLE. In fondo, è quello che faccio ogni volta: la mia ricerca di ispirazione si basa molto sulle parole e la loro etimologia, che poi si mescolano con immagini e suggestioni. Facendo ricerche in rete, mi sono imbattuta nel sito unaparolaalgiorno.it, un vero atlante delle parole, in cui ogni giorno viene pubblicato un nuovo vocabolo, con etimologia, curiosità e riflessioni; il tutto è scritto con grande attenzione e rispetto, direi anche affetto, per la lingua italiana. Registrandosi si riceve una newsletter (che conta più di 90.000 iscritti) con la parola del giorno, che parte ogni notte. Ti alzi la mattina e trovi nella casella di posta una nuova parola, come un pasticcino o un buon caffè. Io lo trovo esaltante.
Insomma, questo sito era di grande ispirazione, mi ha affascinata e ho deciso di contattare la redazione, proponendo di collaborare.
Il risultato è tanto entusiasmo e il fatto che, da qui in avanti, fra tutte le parole giornaliere, una al mese arriverà corredata di una mia illustrazione!Grazie a Giorgio e Massimo!

Le Parole Illustrate uscite da maggio 2017:

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