Parole illustrate: PORTOLANO

Io sono una che dà molta importanza alle parole. Sceglierle e non usarle a caso è fondamentale. Usarle in quantità sbagliate o combinarle male può mandare all’aria tutto, come quando si fa una torta. 

La collaborazione con unaparolaalgiorno.it è arrivata al DICIASSETTESIMO appuntamento!
Parola di GENNAIO 2019: PORTOLANO!

Sign.: Manuale di navigazione fra i porti di una regione, corredato di note dettagliate sulla geografia e il clima; anticamente, nell’Italia meridionale, funzionario dei porti che soprintendeva ai traffici e alle dogane. (da unaparolaalgiorno.it)

Prima di Google Maps, prima dei navigatori Tom Tom, prima dei mappamondi e anche degli atlanti, esistevano le mappe disegnate a mano dai viaggiatori.
È nata nei secoli tutta una letteratura fatta di compendi sui popoli misteriosi, e per questo spesso mostruosi. In un’epoca in cui si saliva su una nave e si stava in viaggio per mesi e mesi senza la certezza del ritorno, ci si domandava dove finisse il mondo (che chiaramente era piatto), chi si potesse incontrare oltre le Colonne di Ercole, chi vivesse nell’estremo Nord, cosa ci aspettasse oltre la grande distesa d’acqua che celava mille pericoli. Cos’altro esisteva? Popoli benedetti da una divinità in un’eterna primavera, o, più spesso, popoli mostruosi, più o meno belligeranti. Sotto le sembianze di uomini con un solo grosso piede usato come ombrello (Sciapodi o Skiapodi), donne interamente coperte di fitta peluria (Gorgadi), esseri con la faccia nel ventre (Blemmi) e una vastissima gamma di mostri marini, si nascondevano l’Incognito, lo sconosciuto, il punto interrogativo, il puro terrore. Da tempo volevo dedicare un’illustrazione al fascino delle mappe antiche e l’occasione si è presentata con la parola del mese di febbraio 2019: PORTOLANO.

“Il portolano non è una mappa geografica col grado di astrazione che siamo abituati a immaginare. Serve da manuale di navigazione costiera fra porto e porto, di punto di riferimento in punto di riferimento: fondali, coste, correnti, venti. Non è tanto il prodotto di una scienza avanzata, ma di un’esperienza avanzata.” (Giorgio Moretti)
Cliccando qui potete leggere la definizione di Giorgio Moretti su unaparolaalgiorno.it.

Com’è nato il progetto:
Sono sempre stata incuriosita dalle parole e dai loro significati.
Alle elementari ci insegnavano a usare il dizionario e ci facevano scrivere su una rubrica le parole che non conoscevamo. Io leggevo tantissimo, così imparavo nuove parole, e quando ne trovavo una sconosciuta non riuscivo ad andare avanti finché non avevo scoperto il significato. Funziona ancora così più o meno e, quando leggo o sento una parola che mi incuriosisce, la “metto da parte”.Diventata un’accumulatrice seriale di parole dall’etimologia interessante (specialmente quelle con greco e latino in agguato), mi sono chiesta che fare di tutti questi vocaboli. Dovevo farne un PROGETTO, dovevo DISEGNARLE. In fondo, è quello che faccio ogni volta: la mia ricerca di ispirazione si basa molto sulle parole e la loro etimologia, che poi si mescolano con immagini e suggestioni. Facendo ricerche in rete, mi sono imbattuta nel sito unaparolaalgiorno.it, un vero atlante delle parole, in cui ogni giorno viene pubblicato un nuovo vocabolo, con etimologia, curiosità e riflessioni; il tutto è scritto con grande attenzione e rispetto, direi anche affetto, per la lingua italiana. Registrandosi si riceve una newsletter (che conta più di 90.000 iscritti) con la parola del giorno, che parte ogni notte. Ti alzi la mattina e trovi nella casella di posta una nuova parola, come un pasticcino o un buon caffè. Io lo trovo esaltante.
Insomma, questo sito era di grande ispirazione, mi ha affascinata e ho deciso di contattare la redazione, proponendo di collaborare.
Il risultato è tanto entusiasmo e il fatto che, da qui in avanti, fra tutte le parole giornaliere, una al mese arriverà corredata di una mia illustrazione!

Le Parole Illustrate uscite da maggio 2017:

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