Una giornata da Vanvere al Lucca Comics and Games

Il Lucca Comics and Games è un evento ormai irrinunciabile per migliaia di persone, e la varietà umana presente a questo festival da sola basta a dare spettacolo; è possibile trovarvi cosplayers, fumettisti, disegnatori di ogni tipo, artisti, musicisti, appassionati di fumetti, carovane di nerd entusiasti (chi non ha almeno un piccolo lato nerd? Noi ce l’abbiamo!) e semplici curiosi provenienti da tutto il mondo. Noi Vanvere abbiamo deciso di riunirci per un giorno intero (il SABATO)  e di buttarci nella fiumana di gente che ha intasato le vie della meravigliosa città toscana…
Questo è il nostro diario di bordo, scritto a quattro mani, di UNA GIORNATA DA VANVERE.

COFFEE

Dopo una sveglia all’alba, una partenza con qualche intoppo, la guida intimidatoria di Giulia, quaranta minuti di fila per entrare in città e un viaggio durante il quale volevamo organizzare troppe cose (non sprechiamo nemmeno un minuto!), ci siamo godute una colazione rifocillante e Giulia è andata a fare la sua dimostrazione con la Cintiq allo stand della Wacom.

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Giulia Quagli disegna procioni grassoni davanti agli occhi increduli dei visitatori

La nostra giornata è proseguita fra cortei di imparruccati personaggi dei manga che sembravano inseguirci, parate strombettanti di Ghostbusters, frotte di fieri Ezio Auditore arrampicati sui monumenti e chiacchiere davanti a una pizza, una birretta o un caffè fra le bellissime chiese di Lucca illuminate da una luce color pesca e stand affollati dove si può tirare su i piedi e farsi trascinare agevolmente dalla massa (basta non voler andare controsenso e fare attenzione alle spade di polistirolo).

Quest’anno al Lucca Comics and Games è successa una cosa straordinaria: C’È STATO IL SOLE, per la gioia dei cosplayers più succinti.
Questo ha comportato, oltre a un drastico calo delle polmoniti nei giorni seguenti alle varie Lamù o altri manga in mutande di cui ignoriamo il nome, una quantità di gente a Lucca mai vista prima.
Un carnaio di proporzioni bibliche, che per davvero può essere sopportato solamente da una volontà di ferro come quella di un illustratore; perché diciamolo, Lucca quest’anno è stata sull’orlo del collasso!

Nonostante la confusione mentale provocataci da tale mole di visitatori siamo riuscite a fare un passaggio alla mostra  di Palazzo Ducale (con le bellissime tavole di Guido Scarabottolo, Rutu Modan, Silver e tanti altri illustratori e fumettisti) e al Family Palace con la sua  Mostra d’illustrazione “Ritratti Rivoluzionari: volti, risvolti, fatti e misfatti del cambiamento” dove abbiamo tentato con scarsi risultati di farci una foto decente accanto all’illustrazione di Celina, e abbiamo visitato la mostra dell’artista Carlotta Parisi con le sue sculture, il cui allestimento era anche dotato di manovelle per far girare le opere -piace sempre a tutti star lì a muovere le cose dentro le teche, si sa.

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La mostra “Ritratti rivoluzionari”

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Carlotta Parisi
opera di Carlotta Parisi
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opera di Carlotta Parisi

Non è mancato il momento acquisto compulsivo, specialmente nella self area, in cui è possibile trovare delle vere e proprie chicche.

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Camilla stalkera Rita Petruccioli
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Celina stalkera Stefano Bessoni che le regala una calamita per assecondarla

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libri

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Giulia e Camilla hanno deciso coraggiosamente di partecipare anche alla giornata di DOMENICA, in cui è avvenuto l’ incontro con il signor Chicken Broccoli che ha svelato loro la sua identità in anteprima mondiale, venuto a consegnare una borsetta carica di bellissimi oggetti prodotti tramite il suo crowdfounding di quest’estate.

Chikenbroccoli Alla fine della giornata di Domenica (moltomoltomolto più vivibile del Sabato) è accaduto anche l’inaspettato: Camilla ha intravisto il caro chef del suo libro.. Chef Rubio.
Ma essendo un’ illustratrice non ha resistito all’irrefrenabile impulso di darsi alla macchia dalla vergogna e si è limitata a fargli una foto attraverso le frotte di fan urlanti prima di fuggire, invece di dirgli, da brava p.r., “Hey, sono l’illustratrice del tuo libro!”

Qui di seguito l’ unica fugace testimonianza di questo evento.

rubioLa nostra infaticabile Vanvera Organizzatrice -Giulia ci ha riportate a casa sane e salve, stanche ma sovraccariche di IDEE e input da elaborare. Lei, non contenta, ha vissuto il festival giorno per giorno!! Ecco i frutti del suo lavoro, sedia in cartone dipinta ad acrilico che verrà venduta all’asta (il ricavato andrà in beneficenza – presto i dettagli):

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