Sirene e altre creature

“…Le Sirene avevano un’arma assai più letale del loro canto, e questa era il silenzio” (F.Kafka)

 

Molti bambini e molte bambine che amano disegnare hanno i propri “periodi”.
Fra i miei primi ricordi d’infanzia ci sono fogli bianchi, biro nere e il periodo delle ballerine, quello delle principesse, quello di fatine ed elfi. Poi c’è stato un luuungo periodo di sirene… che ogni tanto ritornano ancora. Perché le sirene affascinano tanto uomini e donne, dai vasi degli antichi Greci ai tatuaggi old school che oggi “vanno tanto”?

L’etimologia è sempre un ottimo calderone per le idee: sulla parola “sirena” si leggono definizioni come “splendente”, “ardente”, ma anche “attrarre”, “incatenare”, “canto”. Donne bellissime con coda di pesce o creature spaventose con corpo di rapace e testa di donna, sono simbolo di tentazioni, morte, inganno, insidie nascoste.
Per Omero le sirene sono creature dal canto dolcissimo, capaci di sedurre e portare alla morte i marinai (ma non quel figo di Ulisse!) fra i loro scogli disseminati di ossa. Nella celebre fiaba di Hans Christian Andersen, la sirena perde i suoi connotati di tentatrice per diventare una figura tragica, e per chi viene a conoscenza del vero finale in età adulta è uno shock… ma sull’argomento “fiabe shock” sarà necessario un altro post.

A presto con nuove creature fantastiche…

(Le illustrazioni del post saranno in mostra alla Locanda San Martino di San Miniato (Pi) sabato 17 gennaio 2015 per l’evento Musée Musique).